Le navi devono possedere alcune qualità fondamentali, che prendono il nome di “essenziali” e “nautiche” a seconda che riguardino la nave come galleggiante o come mezzo destinato alla navigazione.
Le qualità essenziali sono:
Galleggiabilità:ossia la proprietà che deve avere la nave di rimanere in galleggiamento in condizioni di pieno carico.
Impermeabilità:ossia la proprietà di essere stagna all’acqua.
Solidità:ossia la proprietà di resistere alle sollecitazioni causate dall’azione del mare, del carico, del timone e degli organi di propulsione, di uri accidentali.
Le qualità nautiche sono:
Stabilità: ossia la proprietà che deve avere una nave di riassumere la posizione primitiva (dritta) al cessare delle forze che ne hanno causato lo sbandamento (ad esempio onde).
Manovrabilità: ossia la proprietà di evoluire facilmente anche in acque ristrette.
Navigabilità:ossia la proprietà di spostarsi agevolmente sull’acqua per espletare il compito a cui è destinata.
Velocità:ossia la proprietà di vincere la resistenza dell’acqua e dell’aria con il minimo impiego della forza motore. (Questa dipende molto dalla forma della nave)
Dolcezza delle oscillazioni:ossia la proprietà di rollare e beccheggiare senza brusche scosse,che sottoporrebbero la nave a dannose sollecitazioni e renderebbero insopportabile la vita del personale.
I BOZZELLI
I bozzelli sono macchine utilizzate per ridurre gli sforzi durante le manovre di carico,scarico e spostamenti di pesi.
Le parti costituenti i bozzelli sono:
A sua volta la cassa è costituita da due maschette, un numero di tacchi pari a due volte il numero di pulegge, uno stroppo (o di ferro o di cavo metallico che cinge la cassa passando in delle scanalature), un gancio che serve a vincolare il bozzello ad una sovrastruttura o ad un peso (può essere usato un gancio semplice, un gancio a favone oppure una maglia ad “U”.
La pastecca è un particolare bozzello utilizzato come deviatrice di manovra, in quanto ha una parte dello stroppo realizzato in ferro che si può aprire e quindi ne facilita il trafilamento di un cavo da questa apertura laterale.
Tra i bozzelli ricordiamo il bozzello a violino, il bozzello a tacco, il bozzello a cappello, la vergine semplice, la vergine doppia e la pastecca.
I sistemi funicolari sono delle macchine composte da uno o più bozzelli e da uno o più cavi. Tra i sistemi riconosciamo la ghia semplice il cui guadagno è pari a zero.
La ghia doppia il cui guadagno è 2-3.
Il paranco semplice costituito da un bozzello doppio ed uno semplice, il cui guadagno è 3-4.
Il paranco doppio costituito da due bozzelli doppi, il cui guadagno è 4-5.
La caliorna composta da un bozzello triplo e da un bozzello doppio,il cui guadagno è 5-6.
L’ apparecchio è composto da due bozzelli tripli o quadrupli il cui guadagno è pari a 6-9.
La parte di cavo collegata allo stroppo di uno dei due bozzelli è detto dormiente o arricavomentre la parte di cavo su cui esercitiamo la forza è detta tirante.
Indichiamo con "F" la forza da esercitare per equilibrare un peso detto "Q" e con "n" il numero dei cavi uscenti dal bozzello mobile compresi tirante e dormiente.Si ha quindi F=Q/n.
Poichè entrano in gioco anche gli attriti si avrà F=(Q/n)x(4/3).
Esempio
Sia Q=1000Kg , si vuole utilizzare una caliorna il cui guadagno è 6 si dovrà applicare un a forza F pari a
(1000KG/6)x(4/3)=222,22Kg.
L’ancora è uno strumento che ha lo scopo di far presa sul fondo per tener ferma una nave contro lazione del mare, vento e corrente.
Le ancore devono rispondere ai seguenti requisiti:
Su di una nave riconosciamo tre tipi di ancore a secondo della loro funzione.
Mentre le ancore di posta sono collocate o su apposite scarpe o alloggiate nelle cubie, rispettivamente ognuna sul lato dove avviene l'armeggio, l'ancora di speranza è collocata al centro della nave su un apposita scarpa e viene movimentata all'occorrenza con un apposita gru.
Le ancore di posta se non trovano allooggiamento negli occhi di cubia vengono tenute a bordo e spedate tramite 2 argani chiamati "copponi".
Distinguiamo ora le ancore in due classi:
Tra le ancore di tipo moderno consideriamo l'ancora "Hall", la quale è un ancora con maglie articolate e senza ceppo.
Questa è composta da un maniglione di cicala, un fuso, delle contromarre (hanno la funzione di far mordere il fondo alle marre quando la nave è leggermente abbriviata all’indietro), marre, una patta (costituita sa orecchie ed unghia), un maglio (parte più robusta in cui sono situati due fori chiamati orecchioni nelle quali alloggino due perni chiamati chiavarde.
Il sistema orecchioni, chiavarde, fuso permette l’articolazione delle marre.
L’ ancora Hall ha un angolo di presa che varia da 38° a 45° ed ha il vantaggio di essere alloggiata direttamente nell’occhio di cubia oltre ad essere l’ancora più usata.
- Tra le ancore di tipo antico riconosciamo le ancore d’ammiragliato e le ancore di tipo romano, entrambe ancore a marre fisse e con ceppo (per le prime il ceppo è in ferro dolce, per le seconde in legno).
Questo tipo di ancora è costituito da un maniglione di cicala, un fuso, un ceppo (il ceppo può essere rimosso ed alloggiare parallelamente al fuso quando l’ancora è a bordo), un diamante(come il maglio è la parte più robusta), una patta con unghia ed orecchie,due marre. Il compio del ceppo è quello di far mordere il fondo ad una delle due marre.
Esso infatti funge da perno quando la nave è leggermente abbriviata all’indietro.
L’angolo di presa è di 50°.
Le ancore sono costruite mediante stampi e realizzate in ferro dolce.
Il loro peso deve essere 1/1000 rispetto al dislocamento della nave.
Per essere idonee le ancore sono sottoposte alle seguenti tre prove:
Prova di martellamento (si picchettano i vari punti di giunzione per evidenziare la presenza di crepature).
Prova di trazione (mediante un martinetto idraulico si verifica che le marre non cedano).
Prova di caduta (si fa cadere l’ancora da un altezza di quattro metri su due blocchetti di acciaio per verificarne la robustezza).
Le ancore sono impiegate in base al tipo di fondale sia esso sabbioso,melmoso,roccioso o con presenza di ciotoli).
Di seguito viene riportato l’ elenco delle ancore ed i tipi di fondali sui quali sono adoperate.
Ammiragliato (corallino,roccioso, ghiaioso, erboso);
C.Q.R. (sabbioso,melmoso);
Danforth (melmoso, ghiaioso);
Hall (sabbioso,melmoso,ghiaioso);
Sea grip (sabbioso,melmoso,ghiaioso,erboso);
Draggen (melmoso,roccioso,corallino);
Ombrello (roccioso,corallino,erboso);
Bruce (sabbioso, melmoso).
Le ancoresse,il ferro ed il rampino (o grippino) sono ancore per uso speciale.
Le ancoresse sono ancore ad una sola marra e servono ad ancorare corpi morti sul fondo.
Queste in acqua con bassi fondali non costituiscono pericolo per le imbarcazioni in transito.
Il ferro è una piccola ancora a quattro marre, usata per nelle imbarcazioni.
Il rampino o (grippino) viene adoperato per rastrellare il fondo e recuperare oggetti.
Le catene
Ci sono due tipi di catene legate alla presenza o meno del traversino.
Il traversino è un rinforzo alla maglia stessa ed impedisce che le une si impigliano nelle altre, evitando l’allungamento e la deformazione.
Le catene con traversino sono adoperate per virare e derivare le ancore mentre quelle senza traversino sono impiegate per formare passamani e draglie.
La maglia di una catena viene realizzata tramite dei tondini di ferro dolce piegati all’occorrenza e successivamente saldati tra loro.
La sezione del traversino (diametro) costituisce il calibro della catena.